Donare gli organi significa acconsentire al fatto che dopo la morte gli organi siano prelevati dal cadavere per essere trapiantati a persone ammalate che ne hanno necessità per sopravvivere. La possibilità di trapiantare organi prelevati da una persona deceduta ad un'altra che ha la necessità di essere curata è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare la vita di molte persone.
Gli organi che possono essere donati sono:
Non esistono limiti di età per la donazione: il fegato e i reni vengono prelevati da donatori di età superiore ad 80 anni ed i trapianti danno ottimi risultati.
Possono essere donati anche i tessuti, cioè le cornee, la cute, le ossa, i tendini, le valvole cardiache. Con i tessuti donati si può migliorare la qualità di vita di chi li riceve. Le cornee possono essere donate fino a 75 anni di età.
Decidere di donare gli organi e i tessuti dopo la propria morte è un gesto di grande generosità.
Spesso siamo portati a pensare che il trapianto sia estraneo alla nostra vita. Tuttavia ognuno di noi, tenuto conto delle patologie cronico-degenerative più frequentemente associate all'invecchiamento della popolazione, può trovarsi nella necessità di essere curato con un trapianto; le probabilità, infatti, di averne bisogno sono circa quattro volte superiori a quelle di diventare un potenziale donatore.
Ogni cittadino ha la facoltà di decidere se donare o meno i propri organi e tessuti dopo la morte.
Sul sito www.donalavita.net si possono trovare numerose informazioni inerenti la donazione degli organi e dei tessuti, le domande più frequenti, i contatti per ulteriori informazioni.
Brochure "Donazione degli organi: Guida a una scelta consapevole" (pdf - 330 KB)
Brochure "Donazione delle cornee: Un gesto d'amore" (pdf - 81 KB)
Ogni presidio dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino prevede un coordinatore ospedaliero che, secondo quanto disposto dalla Legge n. 91 del 1999 e dall'Accordo Stato-Regioni del 13 ottobre 2011, ha il compito di coordinare le donazioni di organi e tessuti all'interno del presidio in cui lavora, coadiuvato da un gruppo di professionisti sanitari ed amministrativi che formano il gruppo di coordinamento.
Ogni cittadino ha la facoltà di decidere se donare o meno i propri organi e tessuti dopo la morte.
In ogni caso è possibile cambiare idea: la legge prevede esplicitamente che la presentazione da parte dei familiari di una dichiarazione di volontà del defunto redatta in un secondo tempo sia comunque vincolante per i medici. In questo momento la legge non prevede il "silenzio assenso". I medici interpellano sempre i familiari affinché siano portavoci della volontà del defunto.