Progetto BENGIO

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Progetto Bengio

Il progetto Bengio è il primo progetto italiano di Benchmarking Gestionale In Ortopedia. L'esperienza di tre centri ortopedico-traumatologici italiani ad alta specializzazione a confronto per migliorare la gestione dei casi clinici.

L'Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide di Torino, l'IRCCS Rizzoli di Bologna e l'IRCCS Galeazzi di Milano, struttura privata convenzionata appartenente al Gruppo San Donato, lavorano insieme dall'aprile 2007 ad un'analisi comparativa di pratiche comuni, per individuare la best performance gestionale in alcuni ambiti prescelti e valutare come sia possibile realizzarla in concreto. In altre parole, come rendere più efficace l'organizzazione di un ospedale per migliorarne il servizio.

I vantaggi dell'applicazione del benchmarking, strumento di lavoro tipico dell'analisi industriale, al mondo della sanità.

Applicando il benchmarking alle tre istituzioni interessate dal progetto Bengio, con un sistema unico di misurazione dei processi di cura e gestionali, diventa possibile confrontare le performance di ciascuna struttura, creando la base per intraprendere percorsi di miglioramento guidati e supportati in una logica di condivisione metodologica che vede coinvolte le direzioni e i professionisti delle tre aziende interessate. Questo approccio è supportato dalle specifiche competenze messe a disposizione dal Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità (CREMS) della Università Carlo Cattaneo (LIUC) di Castellanza (VA) e dalle Agenzie regionali per i servizi sanitari di Emilia-Romagna e Piemonte.

Come si procede operativamente.

Sono state identificate quattro aree su cui sviluppare il progetto: analisi di appropriatezza, modalità di acquisto e sperimentazione delle protesi ortopediche; aspetti di organizzazione e produttività delle sale operatorie rispetto a quattro tipi di intervento (revisione di protesi d'anca, interventi sul piede, artroscopia della spalla, protesi di ginocchio); processi innovativi di riorganizzazione (durata di degenza, procedure di pre e post ricovero, day surgery, weekly organization); organizzazione e produttività della diagnostica per immagini.

Su ogni tema lavora un gruppo di professionisti dei tre ospedali, coordinati da un esperto nella metodologia di lavoro, un soggetto "terzo" rispetto alle istituzioni oggetto di benchmarking con l'obiettivo di supportare i professionisti in tutti gli aspetti descrittivi, metodologici e organizzativi e di interfaccia con le direzioni. Ogni gruppo è partito dalla ricognizione dell'esistente per capire le logiche organizzative e gli strumenti gestionali utilizzati da ciascun ospedale. Da questa base dati descrittiva, discende l'analisi comparativa: viene valutato cosa manca, in termini di organizzazione, in ciascuna realtà e quale know-how può essere condiviso e trasferito per arrivare a realizzare la best performance gestionale.

Com'è nata l'idea del progetto.

Il progetto nasce dalla convinzione delle direzioni strategiche di ottenere valore aggiunto in termini di capacità gestionale mettendo in comune le esperienze di tre istituzioni di eccellenza in ambito ortopedico-traumatologico collocate in tre diverse regioni italiane, con la dichiarata disponibilità di rendere confrontabili i propri dati e le proprie attività evidenziando i punti di forza e di debolezza.

L'oggetto di studio è stato individuato nelle logiche organizzative e gestionali dei processi, mentre esulano dallo studio l'aspetto strettamente professionale delle metodiche chirurgiche implementate in ambito ortopedico e anche quello più legato ai filoni di ricerca preclinica (tranne che per i riflessi gestionali indotti). Infatti, questi aspetti sono diversamente sviluppati nelle istituzioni considerate e non si è inteso valutarne o metterne in discussione l'efficacia.

L'obiettivo finale dello studio è quello di identificare nelle strutture le potenzialità economiche e organizzative, creando una condivisione di know-how e strumenti operativi che possano permettere a ciascuna istituzione una possibile riorganizzazione delle attività in un quadro di maggiore qualità organizzativa e gestionale. Sotto questo profilo, le direzioni strategiche, oltre a essere state le promotrici dell'iniziativa, hanno esplicitato il loro impegno a un ascolto e discussione sui risultati presentati con la dichiarata volontà di recepire le innovazioni qualora appaiano vincenti sul piano costi/benefici.

Per maggiori informazioni:

pdf Scheda "I PROTAGONISTI" (dati di attività 2006) "GRUPPI DI LAVORO" (pdf - 239 KB)

Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Gennaio 2016 10:50 )