Progetto Triage
Indice |
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Progetto Triage |
Abstract del progetto - Attivazione del Triage in Pronto Soccorso |
Concetti teorici |
Tutte le pagine |
Introduzione
In queste pagine viene pubblicato il testo integrale del Progetto per l’attivazione del Triage nel DEA di 2° livello dell’ex Azienda Ospedaliera C.T.O. – C.R.F. – M. Adelaide di Torino (anno 2008).
La costruzione del Progetto è stata curata da un gruppo costituito da:
- infermieri del DEA
- una referente dell’Ufficio Infermieristico - Formazione;
- tre amministrativi
tutti coordinati dal Capo Sala del DEA in veste di responsabile del Progetto.
Gruppo di lavoro
CPSI Maria Grazia Barbera
CPSI Ivan Bufalo
CPSE/AFD Giuliana Centini (Uff. Inf. - Formazione)
CPSI Luca Fogliati
CA Roberta Furano
CPSE/AFD Daniele Marchisio (Resposabile Progetto)
CPSI Carmela Pascarella
CPSI Ada Pede
CPSI Luigi Rinaldi
CA Nadia Stella
AA Lucia Zilli
Il gruppo di lavoro si è avvalso del contributo e del confronto con un gruppo di medici referenti del Progetto oltre che della supervisione del Primario del DEA.
Medici di riferimento
Dott. Stefano Aleotti
Dott. Ugo Bertoldo
Dott. Maurizio Dagna
Dott. Donatella Fabbro
Dott. Roberto Ferrero
Dott. Patrizio Mao
Dott. Fulvio Massaro
Dott. Fabrizio Meliga
Dott. Antonio Miletto (Primario DEA 2008)
Dott. Marco Turbilio
Dott. Walter Verna
La realizzazione concreta del progetto è iniziata nel mese di Ottobre 1998.
In questa fase, così come nella percedente fase di costruzione del progetto e dei protocolli operativi, è per noi fondamentale continuare a sfruttare tutte le possibilità per confrontarci non solo al nostro interno, nell’ambito del gruppo di lavoro e del servizio in cui l’esperienza si sta realizzando, ma anche all’esterno con coloro che più di noi hanno maturato un’esperienza professionale rispetto al Triage o che come noi stanno iniziando ad acquisirla.
Vorremmo pertanto che questo contributo fosse l’occasione per iniziare un percorso di condivisione e di scambio di:
- esperienze
- documentazione
- considerazioni, opinioni, riflessioni
sul Triage che in alcune realtà ospedaliere italiane rappresenta ormai una consolidata modalità per l’accettazione dell’utenza in PS da parte del personale infermieristico, ma che in molte altre realtà non si è ancora affermata nonostante le pressanti indicazioni legislative in merito.
Qualche cenno sull’organizzazione del documento
I contenuti del documento sono stati organizzati secondo lo schema dell’Indice riportato sulla frame a sx dello schermo in modo da consentire una navigazione più agevole e rapida basata su percorsi che ogni utente può personalmente tracciare.
Abbiamo messo a disposizione un Abstract del Progetto per coloro che vogliono avere in poche pagine una breve sintesi di questo lavoro.
Dopo alcuni Cenni storici e teorici sul Triage la presentazione nel dettaglio del Progetto Operativo detta le linee organizzative fondamentali per la sua attuazione nella nostra specifica realtà di lavoro.
La scheda di triage riprodotta integralmente è attualmente in fase di modifica: come ben sappiamo solo utilizzando veramente gli strumenti (anche cartacei) di lavoro si riesce a coglierne le incongruenze, i deficit, le ridondanze! Appena possibile vi renderemo disponibile la versione aggiornata.
La scheda informativa per l’utente sarà disponibile in varie lingue oltre all’italiano (francese, inglese, arabo). Viene consegnata dall’IP di Triage all’utente o al suo familiare dopo l’attribuzione del codice, come documento esplicativo di rinforzo rispetto alle spiegazioni già fornite dall’infermiere in fase di triage.
La sezione relativa ai protocolli inizia con il Protocollo sulla competenza specialistica dei pazienti disponibile in due formati: per specialista e per sintomo principale (i contenuti non cambiano, cambia solo la modalità di presentazione!). Questo protocollo è frutto di una laboriosa opera di mediazione con i diversi specialisti che afferiscono al nostro DEA. Leggendolo si ha un po’ l’impressione che il corpo dell’ipotetico paziente sia stato crudamente sezionato... ma per una questione organizzativa e di funzionalità del servizio si è ritenuto necessario procedere così.
Il protocollo relativo al grado di priorità definisce i codici colore di gravità da applicare nel Triage con indicazione sui tempi massimi per l’accesso al box sanitario. Oltre ai codici colore consueti è’ stato inserito il codice Azzurro - forse non così diffuso in altre realtà – per definire le condizioni di accesso improprio.
Una serie di protocolli relativi alle più frequenti condizioni patologiche che si presentano al nostro DEA definiscono in modo sequenziale gli step che l’IP di triage deve seguire nella fase di raccolta dati per giungere alla definizione di un codice di triage sulla base del livello di gravità rilevato.
Il protocollo n. 3 sui casi problematici si concentra sulle situazioni più particolari, più ambigue e problematiche che si presentano all’Accettazione del nostro DEA. Rispetto a questo protocollo sarebbe molto interessante sviluppare opportunità di confronto e di scambio di esperienze!
Il capitolo dedicato alle strategie formative delinea i principali percorsi di Aggiornamento e di Formazione da attivare al fine di sviluppare negli infermieri del servizio una specifica competenza rispetto al triage.
Tra breve saranno disponibili anche una serie di documenti utilizzati a fini didattici (ad es. i casi per sperimentare in situazione protetta l’applicazione dei protocolli operativi).
I riferimenti normativi nazionali sono un valido riferimento per la definizione del ruolo dell’infermiere di triage, gli obiettivi e le modalità di attuazione del triage.
La bibliografia finale offre spunti e stimoli per l’approfondimento dei temi trattati all’interno del progetto, e per l’individuazione ed il confronto con altre esperienze.
Saranno non solo graditi ma sentitamente apprezzati tutti i contributi e i suggerimenti per il miglioramento e la revisione di questo Progetto e per l’arricchimento del patrimonio informativo sul tema Triage: dalla segnalazione di articoli, libri, Convegni, Congressi, alle esperienze professionali, ai dubbi, alle difficoltà di attuazione, ai suggerimenti ... che vi invitiamo a comunicarci.
Per informazioni:
Giuliana Centini
E-mail:
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