Controllo e risposta alla violenza su persone vulnerabili: la donna e il bambino, modelli d'intervento nelle reti ospedaliere e nei servizi socio-sanitari in una prospettiva europea. REVAMP.
Testo del progetto REVAMP/CCM 2014 (pdf - 220 KB)
Sito web: http://www.ccm-centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie-progetto
Introduzione
La violenza contro la donna è un importante e rilevante problema di salute pubblica che presenta un ampio spettro di tipologie e cause, tra di esse la violenza da parte del partner o in ambito familiare o amicale è la forma più comune (Intimate Partner Violence: IPV). Le conseguenze sullo stato di salute della donna assumono diversi livelli di gravità che possono avere esiti fatali, sino a condizioni di morbosità fisica e psicologica con problemi di salute che includono il Post Traumatic Stress Disorder (PTSD).
Per quanto riguarda i bambini di età inferiore a 1 anno dai dati di mortalità dell'OMS nell'Unione europea (UE) risulta che sono tra i gruppi di popolazione con il maggior tasso di mortalità per violenza interpersona. La raccomandazione del Consiglio dell'UE del 2007 sulla prevenzione delle lesioni e la promozione della sicurezza, individua tra le aree prioritarie d'intervento comunitario la prevenzione della violenza, particolarmente quella domestica sulla donna e sul bambino. La più recente letteratura scientifica indica come il rafforzamento dei servizi sanitari sia lo strumento efficace per il contrasto del fenomeno della violenza sulla donna ed in particolare il pronto soccorso è un osservatorio privilegiato per intercettare gli abusi, in questa sede si può favorire l'emersione della violenza di genere in ambito relazionale e di quella sul minore, mediante specifiche procedure di riconoscimento. Il riconoscimento in Pronto Soccorso mediante gli indicatori di triage per la violenza e, più in generale, l'utilizzo di procedure di screening clinico può portare a un incremento nell'emersione dei casi non dichiarati, ad esempio nel caso di IPV.
Il progetto si propone pertanto di armonizzare e valutare l’efficacia dei protocolli di: riconoscimento, accoglienza, presa in carico e accompagnamento dei casi di violenza sulla donna, in ambito relazionale, o sul bambino. Inoltre verranno sviluppati strumenti d'informazione e formazione da rivolgere ad operatori sanitari.
Patner: Liguria