- Data:
- Mar 17 Dic 2019
- Orari:
- 21:00
- Luogo:
- Accademia di Medicina
- Indirizzo:
- Via Po, 18 - Torino
- Persona di contatto:
- Per informazioni
- Sito web:
- http://www.accademiadimedicina.unito.it/
Informazioni aggiuntive
200 Anni dell'Accademia di Medicina di Torino
Seduta aperta al pubblico
Introduce
- Giancarlo ISAIA – Professore di Medicina Interna e Geriatria – Università di Torino
Relatori
- Alessandro BARGONI – Professore di Storia della Medicina – Università di Torino
- Francesco SCAROINA – Primario Emerito – Ospedale S. G. Bosco – Torino
Alessandro BARGONI – Nel 1819 un gruppo di 14 medici, qualificati e inseriti professionalmente negli ospedali e nell'insegnamento universitario torinese, costituirono una Società medica volta ad affrontare temi scientifici e clinici d'attualità. I fatti politici del '21 interruppero repentinamente il sodalizio. L'operosità dei fondatori si trasferì allora su iniziative editoriali con le stesse finalità di aggiornamento e di informazione scientifica. Ventitré anni dopo fu costituita, con regolare riconoscimento statale, un'altra associazione con lo stesso nome e le stesse finalità della precedente. Il grande intervallo di tempo che separò le due società, fu teatro di fatti politici di grande rilevanza che scossero la società sabauda e indussero trasformazioni notevoli e cambiamenti del clima culturale anche in ambito scientifico-medico. L'indagine storica vuole valutare, seguendo le tracce dei componenti dei due sodalizi, attraverso le loro idee e le loro aspirazioni, se esistano soluzioni di continuità tra la precedente società medico-chirugica del 1819 e quella successiva che nel 1846 Carlo Alberto elevò al rango di Reale Accademia di Medicina di Torino.
Francesco SCAROINA – La Scienza deve comprendere i fenomeni naturali per intervenire su di essi, così che lo Scienziato sia "responsabile" nel migliorare la condizione dell'uomo. Il movimento positivista rappresentò nell'800 la carta vincente per guidare l'uomo-dottore nel suo agire nella ricerca, ma anche per abituarlo ad essere un dottore-politico per meglio "vedere per prevedere", e quindi "prevedere per agire" in una società bisognosa. L'Accademia era nata come luogo di incontro tra scienziati e clinici che discutevano, offrivano, analizzavano le periodiche conoscenze scientifiche per aiutare la medicina nel suo progressivo evolversi in certezze e sicurezze. Quindi, un medico a servizio dell'uomo malato, ma poco interessato al contorno sociale. Le Presidenze accademiche, in seguito, pur non congelando iniziative volte all'interesse per la ricerca e le sue applicazioni favorirono anche l'espressione di quell'ethos umanitario che rendeva il medico sempre più rispettoso della dignità del malato e del suo valore nella società. Era un importante orientamento verso una medicina attenta ad ogni bisogno sociale. Vengono ricordate alcune iniziative di impegno sociale negli anni iniziali, dal1848 al 1920.
Per informazioni
- Sitoweb: www.accademiadimedicina.unito.it/